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 / Approfondimenti  / Mercoledì Addams e il viaggio alla scoperta del proprio Sè

Mercoledi Netflix

E’ arrivato un nuovo film riguardante una famiglia tanto amata da grandi e piccini, parliamo della famosa e misteriosa famiglia Addams, che viene in chiave moderna proposta da Netflix come serie di episodi. Interpretata dalla brava ed originale Jenna Ortega, la protagonista è Mercoledì, personaggio creato dalla fantasia di Charles Addams e rivisitato da quella di Tim Burton.
Mercoledì Addams è un’adolescente molto particolare, misteriosa ed abile in tutto, ma proprio tutto (suona in modo maestrale il violoncello, sa usare scherma, scrive un romanzo con una visione del mondo perfidamente cinica…)! L’importante è tenere a distanza tutto ciò che richiama il sorriso, la gentilezza e il colore, ben riproposti dalla sua compagna di stanza Enid Sincleir. Così come quando era bambina, anche da grande continua ad essere una ragazza determinata e molto intelligente, spinta da un forte bisogno di essere indipendente dai genitori e pronta a dichiarare il suo punto di vista davanti a qualsiasi tipo di atteggiamento o comportamento ingiusto (secondo la sua particolare visione…).
Proprio per la sua risolutezza e sicurezza, Mercoledì viene espulsa dalla scuola per aver aggredito un ragazzo, gettando dei piranha nella piscina della scuola, per punirlo rispetto all’atteggiamento avuto, senza alcuna esitazione o indecisione. A causa di questo si ritrova obbligata a frequentare l’Accademy Nevermore, a gestire nuove relazioni ed ad entrare in contatto con il suo misterioso superpotere, ovvero riuscire a vedere cosa succede nel futuro tramite delle visioni, abilità psichiche in parte ancora a lei sconosciute. Tali visioni le permetteranno di scoprire chi si nasconde dietro a misteriosi e mostruosi omicidi, che si verificano nella città in cui si trova.
È stata la serie più vista al mondo per la sesta settimana consecutiva. Perchè questa serie ha avuto così tanto successo? Qual è il percorso che la protagonista intraprende per diventare adulta? Nella nuova accademia ci sono tanti tipi di “reietti” con poteri diversi: i Vampiri, i Lupi mannari, le Sirene, i Gorgoni, gli Hyde e i Mutaforma. Siamo di fronte a dei ragazzi “speciali”, che sono obbligati a confrontarsi con una fase della vita molto complicata e difficile come l’adolescenza. Quello che ha creato interesse verso questa serie è la capacità del regista di presentare la fase adolescenziale come imperfetta e allo stesso tempo presente in ogni individuo. Lo stesso Tim Burton ha dichiarato in un’intervista “da adolescente ero un reietto come Mercoledì Addams”. I ragazzi si rivedono in questa adolescente problematica, che appare forte nonostante le fragilità presenti.
Da un punto di vista psicologico l’accademia rappresenta per Mercoledì la possibilità di potersi mettere alla prova per crescere e ritrovare se stessa. Siamo davanti ad un percorso evolutivo dell’anima di una adolescente che cerca di raggiungere una piena autorealizzazione di sè e conoscere chi è veramente. Mercoledì richiama il processo di individuazione della psicologia analitica secondo Jung, intesa come piena affermazione del Sè per comprendere chi siamo veramente e scoprire la nostra vera natura. L’individuazione permette l’integrazione dei vari aspetti della personalità, possibile grazie al confronto tra il mondo interno ed il mondo esterno dell’individuo. Jung affermava “individuarsi significa diventare un essere singolo e, intendendo noi per individualità la nostra più intima, ultima, incomparabile e singolare peculiarità, diventare se stessi, attuare il proprio Sè” (C.G. Jung, L’Io e L’Inconscio, pag. 87).
È curioso il pensiero di Jung in merito all’adolescenza, che la equipara ad uno “stato problematico”, in cui “l’individuo si trova costretto a riconoscere e ad ammettere che il non-io, l’estraneo, è anch’esso parte della sua vita, e parte di sé medesimo” (Jung 1930, p. 422). Allo stesso tempo però “ogni processo di trasformazione necessita del confronto, della relazione”, “(…) Non ci si può individuare, in mancanza di un contatto con altri esseri umani. Non si può raggiungere l’individuazione sulla cima dell’Everest o in una caverna in qualche luogo sperduto in cui non incontri nessuno per settant’anni: l’individuazione è possibile soltanto insieme o contro qualcosa o qualcuno” (C.G.Jung, Opere, Vol.16, p.118). L’accademia rappresenta proprio questa possibilità per Mercoledì e per tutti i ragazzi presenti, l’occasione di “diventare differenziati e integrati”, ossia di raggiungere una maggiore consapevolezza di chi sono e del loro fine nel mondo. Con semplicità Jung affermava “Ciò che la natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che è.” … Mercoledì sarebbe d’accordo!

Dott.ssa Domenica Cantisani

C.G. Jung, L’Io e L’Inconscio, pag. 87
C.G.Jung, Opere, Vol.16, p.118

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