EMDR

Ma cos’è l’EMDR?

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) è un metodo psicoterapico che consente di alleviare lo stress e i disturbi causati da esperienze traumatiche. Gli eventi traumatici non sono solo quelli legati ad eventi catastrofici come terremoti o incidenti, ma sono anche tutte quelle situazioni che influenzano a lungo termine il benessere della persona,  nel particolare esperienze di minore entità che ripetute nel tempo possono produrre un esito post traumatico. In questo caso si parla di traumi relazionali, bullismo, fallimenti lavorativi e scolastici, relazioni disfunzionali in famiglia.

La terapia EMDR si basa sul meccanismo innato di elaborazione delle informazioni AIP (Adaptive Information Processing), per il quale il nostro stesso cervello riesce a superare ed integrare le esperienze avverse della vita. Questo meccanismo naturale di auto-guarigione, può bloccarsi impedendo la naturale ri-elaborazione del trauma e la trasformazione dell’evento in un normale ricordo, per fattori di vulnerabilità personale, ambientale o per il tipo di trauma. Il materiale traumatico rimane così “intrappolato” nel cervello, e riaffiorano alla coscienza immagini, pensieri, emozioni e sensazioni corporee connesse all’evento, creandosi uno stato di sofferenza psicologica. L’EMDR permette di riattivare questo processo fisiologico di elaborazione e agire proprio sugli eventi “bloccati”, riducendo la sofferenza legata alle esperienze non integrate che stanno alla base dei disturbi psicologici attuali. Questo rappresenta un processo di risoluzione dei problemi e di riduzione dello stress emotivo che utilizza costruttivamente l’esperienza passata e contribuisce a generare nuovi apprendimenti.

E’ un approccio integrato alla psicoterapia, che unisce elementi di orientamenti teorici clinici consolidati, tra cui quelli propri della scuola cognitivo-comportamentale, della scuola psicodinamica ed incentrata sulla persona. Utilizza la stimolazione bilaterale tramite la quale si accede alle informazioni immagazzinate nella memoria, stimolando il meccanismo di elaborazione di queste informazioni e portandole alla loro risoluzione.

L’EMDR consente di modificare la prospettiva con cui si vedono le esperienze traumatiche, attraverso un ridimensionamento che trasforma il trauma in un ricordo privo di condizionamenti sul presente. I pazienti in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.

L’EMDR viene dunque utilizzato come acceleratore di cambiamento, durante il trattamento psicoterapeutico, permettendo al paziente di lavorare direttamente sui ricordi traumatici. E’ un approccio standardizzato, supportato empiricamente da studi neurofisiologici che hanno documentato i rapidi effetti post-trattamento EMDR. Si è visto in centinaia di pubblicazioni l’efficacia del trattamento di numerose psicopatologie come la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici, le dipendenze e in tutte le forme di disagio che conducono la persona a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

L’EMDR è un protocollo terapeutico molto efficace ed è un approccio “evidence-based”. Sono ormai numerosissimi gli studi pubblicati su riviste scientifiche che ne attestano la validità per un’ampia gamma di problematiche psicologiche. Le ricerche hanno evidenziato un’efficacia neurobiologica comprovata.
La terapia EMDR è stata approvata da:
American Psychological Association (1998-2002)
Ministero della Salute Italiano (2003)
American Psychiatric Association (2004)
International Society for Traumatic Stress Studies (2010)
Organizzazione Mondiale della Sanità (2013)
Naturalmente, è opportuno affidarsi ad un terapeuta con esperienza e appositamente formato.

Per ogni approfondimento si rimanda al sito ufficiale:
https://www.emdr.it