Migliorare il benessere grazie allo stress positivo
Quando siamo di fronte a dei cambiamenti che ci mettono nella condizione di dover fare delle scelte, può capitare che il nostro corpo e la nostra mente si organizzino in modo attivo, tanto da procurare quello che comunamente chiamiamo stress. Ma che cos’è lo stress? È uno stato naturale che può portare a delle disfunzioni fisiche, psichiche e sociali, ma solo se non mettiamo in gioco le nostre capacità di resilienza e di adattamento. La parola stress deriva dal latino strictus che significa stretto, così come la possibilità di reagire tra quello che sono le sollecitazioni esterne e le risorse a disposizione. Chiara e precisa la descrizione del ponte che utilizza il dr. Pollentini per spiegare che cos’è lo stress: “ogni volta che c’è un incontro tra una forza e una resistenza si producono una tensione e una deformazione che viene definita stress” (Pollentini 2012, cit pag.8). Questo ci porta a considerare lo stress sia con una valenza positiva che negativa.
L’Istututo Superiore di Sanità lo descrive come “la risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi”. Cerchiamo dunque di capire che ruolo ha lo stress nella nostra vita quotidiana. Nel linguaggio comune la parola stress ha assunto una connotazione negativa: le persone si sentono stressati quando sono sottoposti a una particolare tensione fisica e psichica, che produce sintomi quali irritabilità, ansia, spossatezza; e ci si sente sopraffatti perché non si hanno le risorse per farvi fronte. In realtà però esiste anche uno stress positivo, che presuppone la capacità delle persone di attivarsi per affrontare la vita e aiuta ad adattarci e a vivere nuove esperienze. Tipici esempi sono lo stress vissuto di fronte ad una sfida, ad una competizione sportiva o in occasione di un esame, in questi casi lo stress sano ci permette di essere motivati, ci spinge a reagire in modo positivo, a raggiungere gli obiettivi prefissati e si attiva nel momento in cui usciamo dalla nostra zona confort (zona in cui ci sentiamo protetti e sicuri).
Si può parlare dunque di eustress (stress positivo) se si è in grado di adattarsi all’ambiente o distress (stress negativo) se si è sopraffatti dagli stimoli ambientali.
Eustress è un termine coniato da Selye e letteralmente significa stress buono. Grazie ad esso aumenta la nostra capacità di affrontare i problemi e i cambiamenti in modo mirato, quindi lo stress può essere sano e funzionale. È importante averne consapevolezza per poter individuare i fattori sottostanti e sviluppare strategie più efficaci, riducendo l’attivazione psicofisiologica e migliorando la qualità del nostro benessere. Ricordiamoci però che lo stress non è duraturo, ma si attiva in momenti specifici!
Lo psicologo Rolando Ciofi in un’intervista dedicata a ‘come combattere lo stress’ elencava una serie di indicazioni per attivarlo:
- prendere consapevolezza dei propri limiti, imparando a dire di no quando serve;
- migliorare l’ambiente in cui ci si trova, se causa dello stress;
- evitare di essere troppo perfezionisti;
- delegare compiti e responsabilità quando risultano eccessivi;
- svolgere una regolare attività fisica che ci faccia stare bene e in armonia;
- evitare di eccedere con alcol o altre sostanze che possono indurre dipendenza;
- imparare a mettere in pratica tecniche di rilassamento per diminuire lo stress fisico;
- cercare di rilassare la mente ad esempio praticando la meditazione.
Oltre a questi preziosi suggerimenti, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo per affrontare uno stato cronico di stress e capire come affrontare gli eventi stressanti al meglio. Lo specialista, infatti, aiuterà la persona a comprendere le cause di questa condizione, a capire meglio se stessa e a far fronte allo stress in modo più efficace.
Riconoscere i vari tipi di stress può aiutare a gestirli al meglio, nonché a prendere in considerazione la possibilità di vivere il nostro presente in modo consapevole e curioso, senza spaventarsi o difendersi da quanto non si conosce. La Mindfulness, l’EMDR, la CFT e la Self-Compassion possono aiutarci a sviluppare abilità per gestire lo stress, l’ansia e altre emozioni difficili. Prendi in considerazione la possibilità di approntare l’argomento in modo costruttivo e funzionale per te!